Ascolto.

"Antichissime cosmogonie descrivono la realtà antecedente alla creazione come una "oscurità sonora" nella quale nulla era ancora solido e tutto era vibrazione musicale, e la creazione stessa cone l'atto sonoro originario (il fiat biblico o il magico Om scaturito sall'uovo cosmico di Brahman) come un passaggio graduale a oggetti sempre più solidi e silenziosi.
L'uomo ha conservato in sè la nostalgia di questa musica divina; ha intuito con i Pitagorici che l'armonia nasce da un rapporto numerico, essenza razionale di tutte le cose, dal moto delle sfere celesti alla vibrazione delle corde di uno strumento musicale.
Da "il coraggio di esistere", Pier Antonio Milone

perchè siamo qui...

"...L'uomo perfetto non esiste nella vita, la perfezione è morte. Noi non cerchiamo la perfezione, ma piuttosto l 'equilibrio tra perfezione e imperfezione.
La Terra è un luogo in cui veniamo per fortificare le virtù e superare limiti e impedimenti.
Vi arriviamo per condividere quanto abbiamo, per imparare a essere leali, risoluti e sereni davanti alle prove che la vita ci riserva; per imparare a riconoscere le illusioni e controllare le passioni; per essere tolleranti con gli altri.
Veniamo sulla Terra per realizzare delle opere, per essere caritatevoli, per affontare le paure e i dubbi che corrodono l'anima; per controllare il nostro corpo e la nostra mente di fronte alla sensualità, all'odio malsano, al rozzo materialismo, alla vita inattiva e alla pigrizia. E sopratutto per vincere l'orgoglio, l'intolleranza e la rigidità; per "diluire l'io".
Veniamo sulla Terra per imparare a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo; ma in ogni caso per riuscire a combattere l'ignoranza.
Noi, spiriti incarnati, siamo venuti sulla Terra per coltivare le virtù e superare i limiti".
da "GLI OCCHI DELLO SCIAMANO"
Hernàn Huarache Mamani

CONVERSAZIONI CON LORO - Daniel Meurois-Givaudan



Daniel Meurois-Givaudan
ed. AMRITA

un'esempio degli argomenti trattati, che mi è stato utile...
"...è il vostro concetto di felicità ad essere sbagliato. Viene distorto da una visione statica ed egoista delle leggi che reggono l'universo. Vi immaginate che la felicità sia assenza di difficoltà, eliminazione di tutti gli interrogativi. E perché mai? Essere felice non ha mai voluto dire non trovarsi di fronte degli ostacoli, bensì saper volare alto quando si presentano. ...la vita è per definizione dinamica, spinge avanti qualsiasi cosa si trovi nella sua corrente, dove "avanti" significa costruire, trasformarsi, e trovarsi di conseguenza di fronte a sempre nuove porte da varcare, a rapporti da ridefinire, a ponti da costruire. E' la volontà di liberarsi dalla letargia delle abitudini..."

"...la felicità nasce dall'accettazione costante della trasformazione; la felicità nasce da un rapporto particolare con i sentieri tortuosi della vita, e quindi con le proprie sofferenze. Sarà la nostra apertura o la nostra chiusura, rispetto agli insegnamenti che l'esistenza ci offre, a far sì che ci si dia o ci si precluda la possibilità di essere felici, compiacendosi del ruolo di vittima. La felicità è uno stato di coscienza, e siamo noi a crearla. Non c'è da spettare che venga dal di fuori,..."
"...la felicità va elaborata in continuazione..."