Alejandro Jodorowsky
Il dito e la luna
Racconti Zen, haiku, koan
Un antico proverbio orientale dice che quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito. Ma luna e dito appartengono a due dimensioni diverse, a due mondi differenti: è questo il cuore dell'insegnamento del buddismo zen del maestro Ejo Takata che nei tardi anni cinquanta ha fondato in Messico una scuola frequentata, tra i tanti, anche da Erich Fromm. Nel 1961 anche Alejandro Jodorowsky ha seguito le lezioni di Takata e ha annotato nei suoi taccuini gli aneddoti e le storielle che questi raccontava. Nell pagine di questo libro Jodorowsky raccoglie sessanta di quei racconti, li commenta e svela il significato nascosto di ciascuno di essi, apparentemente insensati e così lontani dalla nostra tradizione filosofica basata sulla logica e il ragionamento. Si tratta di hiku e hoan della più classica tradizione zen che sorprendono e invitano il lettore a guardare oltre il dito per ammirare la bellezza della luna.
Una lettura piacevole, che può ispirare a riflessioni che, è vero, possono risultare distanti, rispetto al pensiero occidentale, ma comunque rimangono vere e di ispirazione.
La lettura di questo libro è stata una pausa di riflessione, persino dalla lettura stessa di libri e ricerche. Uno stop a tutto, un momento di silenzio, ricercato dentro e fuori, un time out dalla vita, da quello che credo di essere e/o vorrei essere e quello che sono e non ho ancora scoperto di essere. Un viaggio anche divertente sospeso nella riflessione che ho apprezzato moltissimmo e lo consiglio a chiunque voglia mettere in tavola, nella propria "tavola" alcuni aspetti di se stesso... l'ammissione di questi porta all'accettazione di sè ed a una migliore convivenza con se stessi, per andare avanti, e scoprire, come i veli di una cipolla... la propria identità spirituale.